RACCOLTA DIFFERENZIATA A LATINA: RICERCA E INNOVAZIONE PER UNA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE

Il metodo di raccolta dei rifiuti “porta a porta” a Latina, avviato a marzo 2021, ha raggiunto obiettivi e risultati importanti, mai raggiunti prima nel capoluogo pontino. I flussi di rifiuti sono notevolmente migliorati sia da punto di vista quantitativo che qualitativo e, questo, ha comportato anche un beneficio economico per le casse comunali. Al fine di garantire un constante miglioramento dei servizi, ABC ha avviato collaborazioni con Università e Aziende leader del settore ambientale al fine di valorizzare e divulgare risorse cultural ed esperienze tecnico scientifiche con progetti che hanno coinvolto direttamente i cittadini. Durante l’incontro saranno illustrati dati ed evidenze relativi al progetto scientifico “I Sorrisi” realizzato con il Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento e Sartori Ambiente. La ricerca si è concentrata sulle modalità di conferimento dei rifiuti attraverso metodi premianti. Saranno illustrati gli aspetti gestionali e applicativi derivati da tale ricerca, mettendo in evidenza risultati e opportunità.

FANGHI DI DEPURAZIONE: C’È LUCE ALLA FINE DEL TUNNEL?

Secondo i dati ISPRA pubblicati nel 2022, sono state prodotte in Italia quasi 3 milioni e mezzo di tonnellate di fanghi provenienti dal trattamento delle acque reflue urbane. Si tratta di quantità destinate a crescere sensibilmente per effetto dell’estensione delle reti di collettamento degli scarichi fognarie dei completamenti e/o adeguamenti dei depuratori degli scarichi civili. L’incremento della produzione di fanghi nei prossimi anni per il nostro Paese è in sostanza un fatto assodato, un fatto che dovrebbe vedere il nostro Paese preparato, o almeno più preparato rispetto al passato nell’affrontare questa nuova sfida, all’interno anche del nuovo paradigma dell’economia circolare. Obiettivo dell’incontro è verificare come ci collochiamo sotto il profilo impiantistico e quali soluzioni tecniche/gestionali sono oggi disponibili per fronteggiare questi problemi.

IL RUOLO DEI SISTEMI EPR NELLA VALORIZZAZIONE DELLA FRAZIONE TESSILE DEI RIFIUTI URBANI

I Comuni italiani hanno dal 1° gennaio 2022 l’obbligo di garantire ai cittadini la raccolta differenziata dei rifiuti tessili urbani e lo fanno, in continuità con la filiera che si è strutturata in modo spontaneo negli ultimi 20 anni. All’inizio dell’anno è iniziato un confronto tra il Mase ed i diversi stakeholder sul testo del Decreto che istituirà il regime di EPR che farà entrare in campo altri attori: i produttori di prodotti tessili ed accessori per abbigliamento e di prodotti tessili per PP casa. Nel frattempo a luglio la Commissione europea ha presentato una proposta di direttiva rifiuti che comprende una base per un EPR europeo.A che punto siamo con il Decreto EPR tessile? Quali le qualità e le criticità della attuale filiera di gestione dei rifiuti tessili urbani? Quale sarà il ruolo dei produttori e dei loro Consorzi?

Il progetto riveduto della direttiva sulle acque reflue ha introdotto obiettivi e traguardi estremamente impegnativi che dovrebbero finalmente tradursi in nuovi obblighi per controllare meglio l'inquinamento legato al deflusso urbano e alla gestione delle acque piovane, imporre standard più severi per la rimozione dei nutrienti e richiedere un trattamento avanzato quaternario per la rimozione dei microinquinanti (insieme a un sistema di responsabilità estesa del produttore riguardante i prodotti farmaceutici e cosmetici, considerati gli inquinanti emergenti più abbondanti). Per allineare la direttiva alle ambizioni del Green Deal, verrebbe introdotto un obbligo di neutralità energetica per gli impianti di trattamento delle acque reflue, insieme a un'adeguata gestione dei fanghi (cioè la produzione di biogas) che migliora la circolarità. In questo contesto, anche la differenza tra sistemi di trattamento delle acque reflue orientati allo scarico e al riutilizzo potrebbe essere meno rilevante. Infine, si possono prevedere anche impatti sulla qualità e sul destino dei fanghi di depurazione, che devono essere presi in considerazione per la revisione della direttiva sui fanghi di depurazione. Questo workshop si concentrerà su questi argomenti, con diverse sessioni tematiche sui microinquinanti, la neutralità energetica e il riutilizzo dell'acqua.

CITY REGENERATION, CIRCULARITY AND HEALTH: NEEDS AND OPPORTUNITIES VIA NATIONAL AND EU CASE STUDIES

ENERGY AND ECOLOGICAL TRANSITION: WHICH ARE THE PERSPECTIVES FOR THE INTEGRATED WATER SERVICE IN THE REGULATORY FRAMEWORK 2024-2027?

Nel 2018 la legislazione europea ha introdotto obiettivi ambiziosi nella gestione dei rifiuti che gli Stati membri dovranno conseguire entro il 2035. La recente crisi nell’approvvigionamento delle risorse ha però acuito l’esigenza di accelerare sulla transazione – energetica e ambientale – verso un’economia circolare. Così, mentre l’Europa sta definendo nuove strategie e nuovi obiettivi, l’Italia è alle prese con la chiusura del ciclo: da una parte con il PNRR quale leva per colmare i fabbisogni impiantistici, dall’altra con misure volte a garantire la sostenibilità del riciclo e la domanda di materie prime seconde. Gli Stati membri saranno in grado di compiere le scelte necessarie a dare attuazione alle politiche europee? E quali saranno le trasformazioni che questa transizione comporterà per la governance, l’industria, e il mercato della gestione dei rifiuti? Il convegno si propone di rispondere a queste domande mettendo a confronto rappresentanti europei e nazionali delle istituzioni e dell’industria della gestione dei rifiuti.

Nel 2023 la crisi idrica italiana è stata critica fin dall'inizio dell'inverno, anche e soprattutto nel Nord Italia e nella fertile Pianura Padana. Gli scenari futuri suggeriscono di considerare la scarsità d'acqua e la siccità come condizioni frequenti che richiedono azioni sistemiche urgenti e sostanziali e un cambio di paradigma per la gestione dell'acqua. In Italia questo fenomeno è aggravato dalla mancanza di efficienza idrica e dalla necessità di infrastrutture urgenti per fonti idriche aggiuntive e/o alternative. Il piano idrico nazionale straordinario è stato proposto dai competenti Ministeri nazionali italiani raggruppati in un team di Coordinamento. Nell'ambito del piano nazionale di ripresa sono state pianificate importanti soluzioni la cui attuazione deve essere valutata per il suo continuo miglioramento. Inoltre, gli approcci basati sui rischi ambientali e sanitari dovrebbero essere sempre perseguiti lungo l'intero ciclo dell'acqua. Il workshop affronterà queste sfide e le potenziali soluzioni, evidenziando anche lo scenario a livello dell'UE.

Cambiamenti climatici e fattori antropici costituiscono fattori di rischio via via crescenti per la salute e fertilità del suolo. I fertilizzanti da fanghi di depurazione costituiscono una fonte significativa di carbonio organico e nutrienti per il suolo e le colture. Il convegno vuole fornire un quadro aggiornato della produzione e utilizzo dei fertilizzanti da fanghi, delle loro caratteristiche e proprietà agronomiche, nonchè evidenziare i requisiti di qualità necessari a garantirne un utilizzo sicuro e rispettoso dell’ambiente.

Gli operatori del settore dei rifiuti si trovano ad affrontare nuove sfide in un contesto politico ed economico internazionale complesso, caratterizzato da una forte incertezza e da rincari straordinari dei costi delle materie prime e dell'energia. In questo quadro il Regolatore si appresta ad aggiornare e integrare il Metodo Tariffario, con l’introduzione, tra l’altro, di sistemi di perequazione connessi al rispetto della gerarchia dei rifiuti e di criteri uniformi per il contenimento della morosità. Anche sul fronte degli impianti, mentre da una parte si registrano i primi effetti della regolazione degli impianti minimi, dall’altra sono attese novità regolatorie con l’introduzione dei primi standard minimi dei servizi infrastrutturali per la chiusura del ciclo. Il convegno si propone di mettere a confronto diversi rappresentanti delle istituzioni e dell’industria per analizzare l’effetto dei recenti interventi regolatori sull’attività operativa dei gestori e valutare come, alla luce dell’attuale contesto, essi affronteranno l’evoluzione futura del settore.

L’evento mira a fornire una panoramica sugli sviluppi futuri della CCUS in ambito europeo. Le relazioni, partendo dalla Roadmap sul clima della confederazione europea degli impianti di recupero di energia da rifiuti (CEWEP), si focalizzeranno poi sulle esperienze e sulle strategie di alcune imprese associate ad Utilitalia che gestiscono inceneritori con recupero di energia oggetto di recenti riforme a livello comunitario con relazione al sistema di scambio di quote di gas ad effetto serra.

Fattori che possiamo definire globali quali il climate change e la crescita della popolazione, stanno innescano situazioni di crisi idriche e già in alcune aree questo avviene; in proposito l’ultimo rapporto presentato all’ONU nel marzo 2023 ha mostrato che con gli attuali ritmi di crescita della popolazione e di depauperamento della risorsa idrica il punto di rottura si può già considerare raggiunto. Fra gli strumenti utili a fronteggiare tale situazione, oltre agli incrementi di efficienza vi è anche la messa a disposizione di ulteriori risorse fra le quali la dissalazione, indipendente come noto dai cicli meteorologici e con costi significativamente inferiori rispetto ad alcuni anni fa. Già in alcuni Paesi l’acqua dissalata è la parte preponderante dell’uso potabile ma anche altre aree di consumo sono sempre più sotto stress come l’agricoltura. Visti i trend in atto tuttavia non ci si può del tutto sottrarre, del resto anche limitandosi all’area Mediterranea, vi sono importanti Paesi come Spagna, Israele e Marocco, che sono da tempo impegnati su questo terreno attraverso iniziative che oramai hanno superato la fase sperimentale e che sono anche già entrate nei loro meccanismi di regolazione economica. Per questo è tempo di accendere un faro su questo tema per studiare e seguire la sua evoluzione.

In un contesto di scarsità di risorse idriche nel bacino del Mediterraneo e oltre, l'interfaccia tra acqua marina e acqua interna è diventata sempre più critica e strategica per fornire risorse idriche sicure e adatte allo scopo che dovrebbero essere sostenibili dal punto di vista economico e ambientale, ad esempio considerando il nesso acqua-energia e la gestione della salamoia. L'intrusione di acqua di mare nelle falde acquifere costiere sta influenzando negativamente la qualità delle acque sotterranee e aumentando lo stress idrico nelle aree altamente popolate e produttive. È necessario un approccio basato sul rischio per gestire l'interfaccia terra-mare per quanto riguarda la qualità delle acque di balneazione, in cui la pianificazione della sicurezza dovrebbe essere consolidata e applicata sulla base di partenariati intersettoriali.

Presentazione della 15° edizione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) che si terrà anche in Italia dal 18 al 26 novembre 2023. L’iniziativa rappresenta a livello europeo la più ampia campagna di comunicazione e sensibilizzazione in materia di rifiuti. Il tema centrale di quest’anno sarà il packaging, già al centro di un acceso dibattito sollevato dalla recente proposta della Commissione europea di Regolamento sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio. In Italia la SERR è promossa da un Comitato nazionale composto da CNI Unesco, Ministero della Transizione Ecologica, Utilitalia, Anci, Regione Siciliana, Città Metropolitana di Torino, Legambiente, Federconsumatori Lazio e AICA, con E.R.I.C.A. Soc. Coop. in qualità di partner tecnico.